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Il primo appuntamento pubblico del viaggio negli Emirati Arabi Uniti – dove il Papa è giunto domenica sera, 3 febbraio – è stato l’incontro interreligioso svoltosi nel pomeriggio di lunedì 4, presso il «Founder’s Memorial» ad Abu Dhabi. Al termine il Grande Imam di al-Azhar e Francesco hanno firmato un «Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune».
Daremo conto del viaggio ad Abu Dhabi e del suo significato nel prossimo fascicolo della nostra rivista. Adesso, andando in stampa, pubblichiamo di seguito il testo della storica dichiarazione che rappresenta un passo di grande importanza nel dialogo tra cristiani e musulmani in quanto è firmato da «Al-Azhar al-Sharif – con i musulmani d’Oriente e d’Occidente –, insieme alla Chiesa Cattolica – con i cattolici d’Oriente e d’Occidente».
Il Documento è un vibrante appello a rafforzare il dialogo interreligioso e a promuovere il rispetto reciproco per sbarrare la strada a quanti soffiano sul fuoco dello scontro di civiltà. Esso affronta, chiamandoli per nome, i temi più urgenti del nostro tempo sui quali chi crede in Dio è esortato a interrogare la propria coscienza e ad assumere con fiducia e decisione la propria responsabilità. Di fronte a un’umanità ferita e divisa i due leader religiosi firmatari mostrano che promuovere la cultura dell’incontro non è un’utopia.
(Antonio Spadaro S.I.)
Per leggere il documento integrale
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“HUMAN FRATERNITY FOR WORLD PEACE AND COEXISTANCE”. (ABU DHABI, FEBRUARY 4, 2019)
On Monday, February 4, in Abu Dhabi, the Grand Imam of Al-Azhar and Pope Francis signed a “Document on Human Fraternity for World Peace and Living Together”. It represents a very important step in the dialogue between Christians and Muslims as it was signed by “Al-Azhar al-Sharif – with the Eastern and Western Muslims – together with the Catholic Church – with the Eastern and Western Catholics”. The Document is a vibrant call to strengthen inter-religious dialogue and to promote mutual respect to block the way for those who fan the flame of the clash of civilizations. Confronted with a wounded and divided humanity, the two signing religious leaders show that promoting the culture of encounter is not utopia.