Dopo aver segnalato due recenti interventi di Giovanni Paolo II sul terrorismo, l’editoriale ricorda anzitutto che la lotta contro di esso fu iniziata come «guerra globale» solo con l’11 settembre 2001, dopo che fu individuato il nemico: l’organizzazione terroristica internazionale al-Qaeda e l’Afghanistan dei taleban, come centro di finanziamento e di addestramento dei terroristi. La «guerra» al terrorismo ha avuto alcuni importanti risultati positivi, poiché molti terroristi sono stati uccisi o catturati e molte cellule terroristiche sono state smantellate; ma non si è riusciti a catturare i capi più importanti. In particolare, l’Occidente è stato spinto a «sovra-reagire», con l’invasione di due Paesi a maggioranza islamica (Afghanistan e Iraq). In realtà, il terrorismo non si combatte con la guerra, ma con lo sviluppare tecniche sempre più raffinate di intelligence.
Contenuto riservato agli abbonati
Vuoi continuare a leggere questo contenuto?
Clicca quioppure
Acquista il quaderno cartaceoAbbonati
Per leggere questo contenuto devi essere abbonato a La Civiltà Cattolica. Scegli subito tra i nostri abbonamenti quello che fa al caso tuo.
Scegli l'abbonamento