La presidenza italiana dell’UE nel secondo semestre del 2003 non ha visto, come si sperava, l’approvazione della Costituzione europea. Ciò è avvenuto per l’opposizione sulla questione del «voto ponderato» da parte di Spagna e Polonia, che si considerano penalizzate dal sistema proposto. Tuttavia non sono mancati risultati concreti: il sistema di difesa europeo integrato nella NATO; il controllo dell’immigrazione e del narcotraffico; gli incontri internazionali (Cina, Russia, Israele); le decisioni sulle grandi opere nel settore dei trasporti, alcune delle quali riguardano l’Italia; la scelta di Parma come sede dell’Agenzia per la sicurezza alimentare.
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IL SEMESTRE DI PRESIDENZA ITALIANA DELL’ UNIONE EUROPEA
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