Il filosofo del diritto recentemente scomparso ha dato un notevole contributo al Paese in materia di proposizione di valori civili. L’articolo esamina i pregi e i limiti del suo ragionamento, individuandoli soprattutto nel «non cognitivismo» etico, e cercando di metterne in risalto le aporie. In particolare, la «legge di Hume», certamente vera a livello logico-formale, si rivela inadatta a spiegare un fenomeno dinamico come quello del diritto.
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LA METODOLOGIA GIURIDICA DI NORBERTO BOBBIO
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