L’articolo pone il quesito se ciò che è tecnicamente possibile debba essere anche giuridicamente lecito. Dopo la presentazione di varie risposte l’attenzione si fissa sulla biotecnologia: qui la legge deve intervenire per la tutela dell’essere umano, perché la tecnologia deve essere sottomessa al diritto; le tecnologie infatti hanno solo un funzionamento, mentre il diritto è una umanizzazione delle tecniche. L’Autore è professore nella Facoltà di Diritto canonico all’Università Gregoriana (Roma).
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DIRITTO ED ECOLOGIA
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