Sono sempre più numerose le iniziative economiche, nate «dal basso», che si pongono come alternative al sistema economico dominante. Tra queste il commercio equo e solidale, organizzato in «botteghe mondiali» soprattutto in Europa, e in Italia, che intende assicurare una migliore remunerazione ai piccoli produttori dei Paesi in via di sviluppo, vendendone i prodotti nei Paesi del Nord del mondo e fissandone i prezzi d’accordo con i produttori. L’iniziativa, nata all’insegna della buona azione, è oggi solidamente organizzata e potrebbe diventare uno stimolo per rivedere i meccanismi del commercio internazionale, profondamente iniquo in molti suoi settori. Sarà il futuro a dire se si tratta di un simbolo isolato, o di un lievito capace di far maturare una diversa coscienza sociale nei rapporti commerciali internazionali.
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COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
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