La filosofia di Schopenhauer è una dottrina della salvezza. Il suo pessimismo si fonda sull’interpretazione negativa della lotta di ogni individuo contro gli altri e in questo egli vede radicata una legge generale di ogni realtà. Secondo Schopenhauer la differenza fondamentale tra le religioni è quella che intercorre tra l’ottimismo che egli attribuisce al paganesimo greco-romano e il pessimismo che, secondo lui, è insito nel cristianesimo, nel buddismo e nell’induismo. Il pessimismo di Schopenhauer richiede una redenzione. Se non c’è Dio, resta soltanto un nulla per la nostra coscienza, che però rappresenta qualcosa di positivo. L’Autore è professore di Storia della filosofia alla Facoltà dei gesuiti di Monaco di Baviera.
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ARTHUR SCHOPENHAUER: UN ATEO «RELIGIOSO»

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