La crisi del mondo dell’informazione, più che professionale, è soprattutto una crisi etica. Nel volume* curato dall’Ucsi (Unione Stampa Cattolica italiana) la credibilità si deve fondare sul rispetto della verità delle notizie, delle persone coinvolte, delle fonti consultate, degli editori e dei lettori. Il giornalismo è chiamato a ritrovare la sua più nobile missione, quella di dare voce a chi non l’ha, perché la credibilità si fondi sull’integrità, l’affidabilità e la coerenza del giornalista, che possono essere definite anche come forme di un’alta forma di fedeltà alla democrazia.
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LA PRECARIA CREDIBILITÀ DEL SISTEMA DEI MEDIA
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