Sono trascorsi 60 anni dallo storico viaggio di Paolo VI in Terra Santa, che si svolse dal 4 al 6 gennaio 1964[1]. Questo anniversario cade in un momento molto difficile, a causa del conflitto che lo Stato di Israele sta conducendo nei confronti di Hamas (dopo i tragici fatti del 7 ottobre 2023), in una guerra che ha già prodotto un numero molto alto di vittime (1.200 di parte israeliana e circa 21.000 di parte palestinese) e che purtroppo, nonostante i recenti accordi su una breve tregua e la liberazione di parte degli ostaggi israeliani in cambio di detenuti palestinesi, sembra destinata a continuare. L’obiettivo dichiarato del governo israeliano è quello di sradicare Hamas dalla Striscia di Gaza, e in particolare eliminare i suoi capi, ovunque essi si trovino. Come nel recente passato avevano fatto gli Stati Uniti nei confronti dei capi di Al Qaeda dopo l’11 settembre 2001. Quel «viaggio benedetto», nel quale fu continuamente invocata dal Papa la concordia tra le religioni e tra gli Stati, ci ricorda il valore del bene della pace, che va sempre custodito, anche in questi tempi in cui sembra oscurato e smarrito.
Quel viaggio è considerato giustamente dagli storici come uno
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