Le diffidenze iniziali, temperate giusto da una «limitata fiducia reciproca», i contatti discreti con Pechino, come la lettera di Giovanni Paolo II che il senatore democristiano Vittorino Colombo recapitò a Deng Xiao-ping, la «acuta sofferenza» dei cattolici cinesi, compresi quei vescovi che avevano «accettato l’ordinazione episcopale in forma illecita», il desiderio di essere «autenticamente cinesi e autenticamente cattolici»: monsignor Claudio Maria Celli, diplomatico vaticano di lungo corso, figura-chiave nel disgelo dei rapporti tra Santa Sede e Cina coronato dall’accordo provvisorio sulle nomine episcopali firmato lo scorso 22 settembre, ha raccontato scena e retroscena di quasi quarant’anni di contatti e trattative, in occasione della presentazione del libro “La Chiesa in Cina” (Ancora edizioni) alla sede de La Civiltà Cattolica, lunedì sera… […].

Leggi tutto su Vatican Insider