Il Partido Socialista Obrero Español (Psoe) ha vinto le elezioni generali del 9 marzo scorso, ed entra nel Congresso con 169 deputati. La campagna elettorale, più che sulle scelte economiche in grado di contrastare una recessione alle porte, è stata impostata sul rapporto tra Madrid e le Comunità autonome a sfondo nazionalista e su alcune discutibili scelte di natura etica e antropologica che il Governo Zapatero ha promosso. La Spagna ha scelto il bipolarismo, ma sia la destra sia la sinistra non hanno cercato il voto del centro. La Nota della Conferenza episcopale che ha voluto «orientare il giudizio morale» sul voto è un’occasione perché gli spagnoli facciano un serio esame di coscienza per chiedersi verso quale modello di società continuano a camminare.
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ZAPATERO VINCE LE ELEZIONI IN SPAGNA
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