Dopo che il Governo Prodi il 24 gennaio non ha ricevuto la fiducia dal Senato, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha avviato le consultazioni alla ricerca di una maggioranza in grado di modificare la legge elettorale in vigore. Ha anche affidato un incarico, con questo fine, al presidente del Senato, Franco Marini, ma senza alcun esito. Perciò ha deciso di sciogliere le Camere e il 6 febbraio ha firmato il decreto che fissa le elezioni per il 13 e 14 aprile. Mentre scriviamo il panorama politico è in grande movimento, che si fermerà soltanto all’inizio di marzo, quando scadranno i termini per il deposito delle liste.
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