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La pratica dello sviluppo ha una sua storia. A partire dagli anni Sessanta diverse teorie hanno spiegato i contrasti e i malesseri dei Paesi in via di sviluppo. Il disordine politico e la corruzione hanno poi indotto a riflettere, parlando di ricostruzione degli Stati. Ma questo progetto è talmente complesso che ha obbligato ad approfondire l’analisi delle realtà locali, che si sono manifestate come realtà ibride, con una componente modernizzante ma sullo sfondo di tradizioni radicate. Come si può utilizzare questa analisi per consentire ai Paesi poveri di svilupparsi nell’interesse di tutti? La riflessione sulle esperienze del passato è utile per non ripetere quegli errori che hanno ostacolato i progressi sociali e umani in molte nazioni.