Il testo parte dalla constatazione che la speranza compare sempre più negli scritti e nei discorsi degli uomini pubblici e colti, tanto da far pensare a una tacita comune invocazione dei cuori. Dopo aver accennato alle cause probabili di tale rinascita, si mettono in risalto le accuse rivolte alla speranza sia dagli scettici sia da coloro che la confondono con il semplice ottimismo. Si descrivono successivamente le caratteristiche della virtù sul piano naturale. Della speranza teologale si rileva il rapporto necessario con la fede e con l’amore.
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