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Le elezioni del 4 novembre 2014 negli Stati Uniti hanno mostrato come l’opinione pubblica americana sia passata da un atteggiamento ampiamente favorevole a un rifiuto altrettanto netto, che ha fatto perdere a Obama la maggioranza al Senato. Tale risultato è sorprendente, perché in questi anni negli Usa sono stati conseguiti evidenti successi. Ma la prigione di Guantanamo continua a essere aperta, e la politica estera americana è stata troppo esitante riguardo ai problemi del Medio-Oriente e dell’Ucraina. Dopo una campagna elettorale da 4 miliardi di dollari, il Presidente ha perso il Congresso, con una percentuale molto bassa, il 36%, dei democratici. Obama non fa più sognare; ma può governare per decreto, come sta facendo nel campo dell’immigrazione, dell’ambiente e della politica estera.