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Le cause che portarono alla dichiarazione di neutralità italiana nei primi dieci mesi della Prima guerra mondiale sono state per lungo tempo oggetto di accesi dibattiti tra gli storici. Tale dichiarazione infatti costituì il primo passo di un processo che portò l’Italia prima a uscire dalla Triplice Alleanza e poi, nel maggio 1915, a schierarsi nel conflitto con le potenze dell’Intesa, dichiarando guerra all’Austria. Ciò ha fatto sorgere il pregiudizio di un’Italia inaffidabile e fondamentalmente «sleale» dal punto di vista delle alleanze internazionali. In ogni caso, questo intervallo di tempo prima che l’Italia denunciasse il trattato della Triplice fu necessario per guadagnare i quadri dirigenti nazionali e la borghesia italiana alla causa della guerra.