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Nel XVI anniversario della morte, il Crisostomo è ricordato sotto un aspetto particolare: la sua entusiastica ammirazione per san Paolo, di cui esalta la carità apostolica, la sollecitudine fraterna per gli ebrei, la fortezza nelle tribolazioni, la gioia per il progresso spirituale dei suoi fedeli e la fiducia illimitata nella grazia divina.
La predilezione del Crisostomo per la figura e gli scritti di san Paolo rivela una profonda affinità spirituale con l’Apostolo, il quale a sua volta avrebbe visto nel santo Dottore il suo migliore interprete. Pastore e teologo, Giovanni Crisostomo, nell’additare Paolo come modello di apostolato e di vita cristiana, si preoccupa di sottolineare il necessario ruolo della grazia di Dio, senza però sminuire l’apporto della volontà umana.