Francesco Spoto, siciliano di modesta origine, dimostra fin da fanciullo singolari doti umane. Entra ancora giovane nella Congregazione dei Missionari Servi dei Poveri a Palermo e a soli 35 anni è eletto superiore generale. Partito per visitare i suoi missionari nel Congo ex-belga, si trova coinvolto nei disordini seguiti all’indipendenza del Paese. Colpito selvaggiamente al torace da due guerriglieri, spira santamente dopo due settimane di sofferenze. Gli viene riconosciuto il titolo di martire ed è beatificato il 21 aprile 2007.
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FRANCESCO SPOTO, UN MARTIRE DEL SORRISO
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