
La pubblicazione dell’Enciclica Laudato si’ (LS) ha suscitato molti dibattiti tra le diverse comunità religiose riguardo alle risposte da dare sul cambiamento climatico. Dopo più di vent’anni di negoziati alle Nazioni Unite, la Conferenza di Parigi sul clima (Cop21)[1] era finalizzata ad adottare un accordo universale per contenere l’aumento della temperatura media globale»[2]. Dal 30 novembre all’11 dicembre scorso Cop21 avrebbe riunito più di «50.000 partecipanti, tra cui 25.000 delegati ufficiali di governi, organizzazioni intergovernative, agenzie delle Nazioni Unite, organizzazioni non governative e della società civile»[3].
Cop21 si è svolta in un momento in cui si stanno riconoscendo sempre più le responsabilità personali e comunitarie riguardo al cambiamento climatico: responsabilità che stanno a cuore a Papa Francesco e, insieme a lui, a un numero crescente di persone. Per raggiungere un accordo valido e rilevante occorre che vi sia una pressione morale, e successivamente sarà necessario un impegno personale al fine di garantire che l’accordo serva effettivamente a qualcosa. Dice l’Enciclica: «Non possiamo pensare che i programmi politici o la forza della legge basteranno a evitare i comportamenti che colpiscono l’ambiente, perché, quando è la cultura che si corrompe e non si riconosce più alcuna verità oggettiva o princìpi universalmente validi, le leggi verranno intese solo come imposizioni arbitrarie e come ostacoli da evitare» (LS 123).
A questo appello morale della Laudato si’ hanno fatto riscontro importanti iniziative locali e globali dei vescovi cattolici. Vescovi di tutto il mondo hanno solidarizzato e si sono fatti promotori dell’intervento sul cambiamento climatico sia nelle loro diocesi sia in un contesto più allargato di comune collaborazione[4]. A tutti i livelli — da quello locale a quello delle singole Conferenze, a quello della loro cooperazione in campo internazionale — essi stanno dando sostegno ai cattolici per compiere atti significativi sul cambiamento climatico e stanno sollecitando maggiore consapevolezza e azioni concrete in proposito. La Chiesa cattolica è diventata un esempio per le altre religioni riguardo alla possibilità effettiva di unire la nostra fede con un forte richiamo all’azione sul tema del cambiamento climatico.
All’Enciclica Laudato si’ si sono infatti affiancate molte altre voci che riecheggiano l’imperativo morale ad agire riguardo al cambiamento climatico. Citiamo in proposito le Dichiarazioni rilasciate da leader islamici (18 agosto), ebrei, da 154 cristiani e altri leader religiosi (22 ottobre), dai presidenti delle Conferenze episcopali continentali (26 ottobre), dai capi buddisti (29 ottobre) e indù (23 novembre),
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