Una mostra romana ha portato all’attenzione del pubblico italiano l’inedito aspetto religioso dell’ispirazione di Andy Warhol. L’articolo discute questa lettura, affermando che sarebbe un inganno cercare la religiosità di Warhol nelle sue rappresentazioni di soggetti sacri. Al contrario, la religiosità artistica di Warhol è radicata nel suo tentativo di spingere Dio al di fuori della tela, ormai condannata a rappresentare feticci o, per dirla con le sue parole, il «Vitello d’Oro», cioè un fantoccio coi tratti divini, dal quale egli si è lasciato affascinare.
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QUALE RELIGIOSITÀ NELL’ARTE DI ANDY WARHOL?

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