L’ISIS E LA TATTICA DELLA SPETTACOLARIZZAZIONE DELLA VIOLENZA
|
I recenti orrori compiuti dall’Isis in nome della guerra santa e la nuova tattica adottata dai terroristi del presunto califfato — che sintetizziamo nella tattica della spettacolarizzazione della violenza — fanno pensare a una nuova stagione della lotta jihadista. Questa violenza generalizzata costringerà l’Occidente e gran parte del mondo islamico (che non riconosce le pretese di al-Baghdadi), come è avvenuto dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, a combattere con determinazione il presunto «califfato», anche attraverso l’invio in quelle regioni, su richiesta dell’Onu (per non commettere gli errori del passato), di forze di terra, e a costo di limitare i diritti delle persone nei Paesi occidentali. Il che è in sé cosa non buona e neppure auspicabile, ma forse necessaria per evitare mali maggiori.
L’attacco contro la città di Mosul è iniziato il 17 ottobre 2016 dopo molti rimandi e false partenze dovuti a motivi militari, ma soprattutto politici. L’esercito iracheno è sostenuto dalla coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti, dai peshmerga curdi, dai...
La presenza dello Stato Islamico in Libia costituisce un grande pericolo non solo per il Paese, ma anche per l’intero continente africano. Nel tentativo di bloccare l’avanzata dell’Isis in Maghreb e in Africa, la comunità internazionale negli ultimi mesi si...