L’articolo intende dimostrare come l’interpretazione nel diritto non possa significare la semplice traduzione nel caso concreto di quanto disposto in via generale dalla norma, ma richieda un’operazione di più profonda integrazione tra la norma e il caso proposto. Il significato proprio delle parole infatti non può risolversi in una pura autoreferenzialità della norma, ma deve aprirsi a una significatività che, a partire dal testo legale, traduca i valori della legge nei bisogni e nelle attese dei cittadini o dei fedeli. In particolare, il diritto canonico può fungere da esempio vivente anche per il civilista, chiamato a uscire dalla sterile prospettiva di un’interpretazione intesa come semplice parafrasi del testo legale. L’Autore insegna Filosofia del diritto alla Pontificia Università Gregoriana.
Shop
Search
L’INTERPRETAZIONE NEL DIRITTO

ABBONATI
Ogni mese la rivista cartacea e/o digitale su web e app con i nostri articoli su Società e politica, Teologia e spiritualità, Vita della Chiesa, Scienze Umane, Scienza e tecnologia, Arti e letteratura, in più la foto-notizia del mese e l’Attualità culturale.
Ogni settimana sulla tua email la Newsletter con i nostri articoli in anteprima, i nostri podcast, le news in tempo reale, le notizie dall’Osservatorio astronomico vaticano, il commento al Vangelo della domenica.
Scopri di più