Il Vaticano II ha rappresentato un passo avanti nel rapporto fra il cristianesimo e le altre religioni. Dopo oltre 40 anni, si fa il punto sugli sviluppi di tale dialogo e sulle difficoltà incontrate. Si ponevano infatti interrogativi sul senso dell’affermazione «fuori della Chiesa non c’è salvezza» e sulla possibilità di conciliare la definitiva Rivelazione in Gesù Cristo con gli eventuali apporti da altre fonti. L’articolo risponde a questi interrogativi, rilevando anzitutto l’importanza del dialogo sul piano umano e culturale, analizzando poi il concetto patristico dei «semi del Verbo» diffusi nel mondo e rilevando infine la portata universale della testimonianza di Gesù Cristo e del mistero pasquale, per cui la signoria di Cristo può esercitarsi su tutti quelli che rendono testimonianza alla verità e alla santità. L’Autore è professore al Centre Sèvres, nella Facoltà teologica dei gesuiti a Parigi.
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I CRISTIANI IN DIALOGO CON LE ALTRE RELIGIONI
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