Il 1° maggio 2004 sono entrati a far parte dell’Unione Europea (UE) 10 nuovi Paesi. L’editoriale rileva il valore «storico» dell’evento perché è la prima volta nella sua storia che l’Europa è «unita» e «pacificata». Nello stesso tempo è nata la speranza che questa data segni l’inizio di un cammino che conduca tutti i Paesi europei a un uguale livello di sviluppo democratico e sociale, culturale ed economico. Ci sono reali possibilità che si possa riuscire a raggiungere questo obiettivo, come già è accaduto nel passato con l’adesione di alcuni Paesi all’UE. Purtroppo, tale adesione avviene in uno dei momenti peggiori della storia dell’unificazione europea a motivo di tre fatti recenti: la divisione dell’Europa sulla guerra irachena, la mancata approvazione del Trattato costituzionale, la creazione di un Direttorio di fatto a tre (Gran Bretagna, Francia e Germania). Ma si tratta di difficoltà che si possono superare.
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L’EUROPA CHE DOBBIAMO REALIZZARE

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