Partendo dall’analisi del 6° Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione e del 40° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, ci si sofferma in particolare sulle carenze di cui soffre la radio del servizio pubblico in Italia, con ricadute sulla qualità dell’ascolto. Viene poi esaminata la crescita dell’uso dei vari media, che tra il 2005 e il 2006 è stata apprezzabile, ma non certo sufficiente a ridurre il divario che vede l’Italia ben ultima dietro Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna, Paesi ai quali per la prima volta il Censis estende la sua ricerca. Nella conclusione si sottolineano i problemi metodologici che pone la rapida evoluzione delle «mappe mediatiche».
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LE DIETE MEDIATICHE DEGLI ITALIANI

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