
In occasione della festa della Santa Famiglia di Nazaret del 2021, papa Francesco ha espresso una seria preoccupazione per il basso tasso di fecondità di Paesi come l’Italia, usando l’espressione «inverno demografico»[1]. Ha poi insistito sulla necessità di sensibilizzare sul tema e di fronteggiare questo declino demografico, che rappresenta una minaccia per le nostre famiglie, la nostra nazione e il nostro futuro. Quello stesso anno, il tasso di fecondità totale in Italia era fermo a 1,25[2]: si tratta di un tasso di natalità inferiore al tasso di sostituzione della popolazione, pari a 2,1, una tendenza in corso nella maggior parte dei Paesi sviluppati in Europa, Nord America e Asia orientale[3]. In particolare, nel 2023 è la Corea del Sud a vivere il più freddo inverno demografico. Secondo i dati statistici annunciati nel febbraio del 2024, il tasso di natalità provvisorio per il 2022 è di 0,78, per il 2023 è di 0,72, e si prevede che nel 2024 sarà di 0,68[4].
Di fronte a questa realtà preoccupante, tutti coloro che hanno a cuore la vita e il genere umano dovrebbero impegnarsi in una profonda riflessione che porti ad azioni tempestive e concrete, capaci di ribaltare la tendenza alla diminuzione della fertilità nella maggior parte dei Paesi sviluppati.
Il tasso di fecondità totale in Corea del Sud è sotto l’1,3 da oltre due decenni. Molti coreani sono preoccupati per questa tendenza, e numerosi esperti hanno proposto idee e opinioni diverse sulla questione. Il governo coreano ha investito ingenti risorse umane e finanziarie per incrementare il tasso di natalità. Ad esempio, sono stati resi disponibili vari incentivi economici, come premi in denaro, sussidi per l’assistenza all’infanzia e rimborso per i trattamenti contro l’infertilità. I contributi riguardano le ecografie e i test per la diagnosi delle malformazioni fetali[5]. Nonostante le numerose forme di sostegno diretto e indiretto al parto e alla crescita dei figli, il declino della natalità nel Paese è una tendenza che non solo persiste, ma che si è intensificata, avvicinandosi a un minimo storico senza precedenti nell’era moderna a livello mondiale.
Il tasso di fertilità sorprendentemente basso della Corea del Sud ha suscitato grande interesse non solo in Corea, ma anche in molti altri Paesi del mondo. Ad esempio, nel dicembre dello scorso anno, Ross Douthat, editorialista del New York Times, ha scritto un articolo intitolato «La Corea del Sud potrebbe scomparire», in
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