Il film Buongiorno, notte, che il regista M. Bellocchio ha dedicato alla prigionia e alla morte di Aldo Moro, è ambientato all’interno dell’appartamento dove lo statista è stato tenuto prigioniero da coloro che lo hanno ucciso.
Non si tratta di una ricostruzione dei fatti ma di una riflessione compiuta a 25 anni di distanza da parte di un regista che si serve del cinema non tanto per raccontare ciò che è accaduto, quanto per aprire nella superficie degli avvenimenti squarci che lascino intravedere un al di là delle cose.