Prendendo lo spunto dal termine aramaico «mammona» che designa il dio della ricchezza, l’articolo svolge un’analisi sul rapporto tra denaro e morale. «Mammona» rappresenta la passione disordinata che considera il denaro non un mezzo ma un fine. Esamina poi il concetto di dimensione fiduciaria della moneta, la quale consente un processo di discernimento, che passa attraverso tre tappe: l’incertezza sulle alternative circa l’impiego del denaro; l’affettività, che orienta a spendere per ciò che appare più desiderabile; l’effettività, cioè la considerazione delle conseguenze pratiche di questa scelta. L’Autore, economista, insegna Etica economica all’Institut Catholique di Parigi.
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«MAMMONA» E IL DENARO
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