L’Autore, direttore dell’Istituto Ricci a Taipei (Taiwan), analizza il modo in cui la Cina concepisce il proprio posto nel mondo di oggi. Le relazioni con gli Stati Uniti sono caratterizzate da ammirazione e insieme da diffidenza: i cinesi, fieri delle loro tradizioni, non si considerano «un Paese fra gli altri» e non accettano l’egemonia statunitense. L’attuale strategia dei responsabili cinesi nei rapporti internazionali è definita «scalata pacifica», perché tende a conciliare il progresso come grande potenza con la cooperazione per uno sviluppo comune del mondo, in vista di un’«armonia globale». Da parte loro, gli Stati Uniti criticano la Cina per il dirigismo nei mercati, il cattivo allineamento della valuta e l’approvvigionamento di petrolio dagli Stati «canaglia».
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La «scalata pacifica» cinese

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