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Sant’Ignazio di Loyola (1491-1556), fondatore della Compagnia di Gesù, si trovò a vivere in tempi molto difficili per la Chiesa, lacerata dalla Riforma protestante. La risposta cattolica fu la convocazione del Concilio di Trento (1545-64), a cui parteciparono alcuni gesuiti come periti teologi, per i quali Ignazio stilò alcune direttive molto pratiche. Certamente anche Ignazio aveva una sua idea su come riformare la Chiesa, ma lo strumento da lui usato furono gli Esercizi spirituali, centrati sul seguire Cristo povero e umile. Egli sperava così di riformare soprattutto il clero e, quando Marcello Cervini fu eletto papa, le sue speranze sembrarono realizzarsi. Ignazio era convinto che, partendo dalla «riforma della propria vita», tenendo davanti agli occhi il modello di Cristo povero e umiliato a causa della parola di Dio, non si poteva non arrivare necessariamente anche a una riforma delle strutture.