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N. Hawthorne, assieme a E. Allan Poe, H. Melville e M. Twain, è tra i grandi della letteratura americana dell’Ottocento. Il suo romanzo La lettera scarlatta gli ha procurato una notorietà internazionale. Dopo una breve nota bibliografica, l’articolo esamina La lettera scarlatta, analizzando la psicologia e il dramma dei personaggi e indicando le idee di fondo che strutturano il romanzo. L’A. era calvinista, anche se moderato e critico. Si deve al calvinismo l’atmosfera cupa e paurosa del romanzo, il sentimento del destino o della fatalità che grava sulle vicende umane, e l’ossessione del peccato che contamina indelebilmente l’anima. Hawthorne non negò la gravità del peccato, né il marchio che esso lascia nell’anima, ma affermò pure che Dio è misericordioso e accetta le nostre afflizioni come espiazione.