Giovanni Paolo II, nonostante un ulteriore aggravamento delle condizioni di salute, il 31 marzo ha rifiutato un nuovo ricovero al Policlinico «Gemelli», volendo prepararsi all’incontro con il Signore nel suo posto di lavoro presso la tomba di san Pietro. La sua morte, la sera del 2 aprile, ha coinciso con la vigilia della II domenica di Pasqua, da lui stesso dedicata alla Divina Misericordia. La cronaca ripropone le vicende della «settimana di passione» del Papa, durante la quale egli, fisicamente assente dalle grandi celebrazioni, si è reso presente non solo attraverso i collegamenti televisivi, ma anche con i messaggi da lui stesso inviati, fino alle ultime apparizioni alla finestra del suo studio.
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LA MORTE DEL PAPA
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