Dopo il ballottaggio presidenziale del 28 novembre dello scorso anno, la Costa d’Avorio è sull’orlo di una nuova guerra civile, di una crisi umanitaria e di un intervento militare esterno. Trascorsi due anni di rinvio del voto, sembrava che il Paese, lacerato da una guerra civile nel 2002-03 e da otto anni di tensioni Nord-Sud, fosse pronto per una accelerazione democratica. Adesso la Costa d’Avorio ha due Presidenti, due Primi ministri e due Governi. Il presidente uscente, Laurent Gbagbo, non accetta la vittoria di Alassane Ouattara, certificata dalle Nazioni Unite e accolta da gran parte della comunità internazionale. Nonostante l’isolamento internazionale, le sanzioni economiche e la mediazione diplomatica di numerosi statisti africani, Gbagbo non ha neanche aperto un dialogo diretto con il rivale, che anzi vive asserragliato in un albergo protetto dai caschi blu dell’Onu.
Shop
Search
LA COSTA D’AVORIO IN BILICO
ABBONATI
Dal 1850, la rivista internazionale dei gesuiti. Scegli l’abbonamento che preferisci: carta + digitale o solo digitale.
Scopri di più