La Biennale d’Arte di Venezia si è arricchita quest’anno (1° giugno – 5 settembre) di nuovi spazi e di originali contributi. Ai padiglioni dei Paesi maggiori se ne sono aggiunti molti di piccole nazioni, e con tecniche diverse si è fatto riferimento a problematiche e tensioni sociali del nostro tempo. L’articolo descrive le installazioni presenti in alcuni dei padiglioni più interessanti, soffermandosi sui diversi mezzi espressivi impiegati e offrendo un’interpretazione degli effetti ricercati dai singoli artisti. L’arte di questa Biennale non trova principio né fine. Bisogna semplicemente abbandonarsi in essa e porsi le sue stesse domande: solvitur ambulando, come ha detto della Biennale, con le parole di Diogene, l’artista americano Bruce Nauman. L’Autore è professore di Teologia pastorale e di Sociologia religiosa alla Facoltà Teologica di Francoforte sul Meno (Germania).
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LA 52a BIENNALE DI VENEZIA
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