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Cinquant’anni dopo lo scatenarsi della violenza, la guerriglia delle Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc) e i delegati del Governo colombiano si sono incontrati prima a Oslo, poi a L’Avana, per cercare insieme una nuova strada verso la pace. Ci sono buone speranze che il conflitto che contrappone le Farc al Governo colombiano possa finire. Il processo di pace beneficia in particolare sia della crescita economica che si è avuta negli ultimi sette anni in Colombia, sia del sostegno di una nuova generazione di colombiani. Perché sfoci in una autentica riconciliazione nella giustizia, è bene che si attuino nel Paese serie riforme sociali. E nello stesso tempo il sistema giudiziario colombiano deve essere pronto a non lasciar spazio all’impunità, fonte di vendette e di nuove violenze. Tutto questo comporterà un grande sforzo sociale, nel quale il perdono, la riconciliazione, la giustizia e la verità dovranno trovare il loro posto sia per far progredire la costruzione della pace, sia per evitare nuovi scontri.