Il problema delle 250.000 tonnellate di rifiuti lasciati nelle strade della Campania è diventato nazionale ed «europeo». Dodici anni fa la Regione Campania approvò un piano ambizioso: niente discariche, niente riciclaggio, tutti i rifiuti nei termovalorizzatori, in modo da produrre energia. Soltanto che i termovalorizzatori non sono stati costruiti e le discariche, come previsto, sono state chiuse. A ciò va aggiunta la presenza di cinque milioni di ecoballe sparse in depositi o discariche «temporanee», che attendono di essere smaltite. Inoltre la presenza di rifiuti tossici in discariche abusive è la causa principale dell’aumento dei tumori denunciato dall’Organizzazione mondiale della sanità. L’ennesimo commissario, il prefetto De Gennaro, è chiamato all’ardua impresa di liberare almeno le strade dai rifiuti, ma lo scarso tempo a disposizione e la situazione sociale difficilissima rende il suo compito particolarmente arduo.
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IL PROBLEMA DEI RIFIUTI IN CAMPANIA
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