Gli esiti del quinto G20 (Seul, 11-12 novembre) sono stati interlocutori, pur conseguendo l’obiettivo più urgente: scongiurare il protezionismo. Ma il piatto forte non è stato il piano comune per lo sviluppo dei Paesi più poveri. La cronaca presenta i risultati del G20 illustrando la «guerra valutaria» sino-americana in corso e la crisi finanziaria europea, che è stata per ora tamponata con il salvataggio dell’Irlanda. All’Unione Europea, per essere rilevante nel G20 e per dare un valore aggiunto alla governance mondiale, occorre una maggiore integrazione delle politiche fiscali e di sviluppo.
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IL G20 DI SEUL. Tra la «guerra delle valute» e la crisi finanziaria europea

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