A quali condizioni è possibile il dialogo interreligioso? L’editoriale rileva che lo rendono difficile anzitutto la reciproca ignoranza di ciò che gli interlocutori del dialogo realmente credono; poi, la persistenza di pregiudizi degli uni nei confronti degli altri; infine l’opposizione tra le credenze. A questo proposito, si esamina l’opposizione che esiste tra la concezione cristiana di Dio e quella delle altre religioni; tra il posto che la persona di Gesù occupa nel cristianesimo e quello che le altre religioni gli attribuiscono. Per superare tale ostacolo, alcuni teologi cristiani ritengono necessario reinterpretare i dogmi della Trinità e dell’Incarnazione e rinunciare ad affermare che Gesù è il Figlio di Dio e l’unico e universale Salvatore degli uomini. Ma in tal modo il dialogo sarebbe inutile e vano.
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IL DIALOGO INTERRELIGIOSO

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