L’articolo affronta, alla luce della Rivelazione, il tema della fine dell’universo materiale. Si esaminano testi che sembrano affermarne la partecipazione alla redenzione di Cristo (interpretazione cosmologica) e altri che sembrano riferire la restaurazione finale alla sola umanità (interpretazione antropologica). Nel Nuovo Testamento, e in particolare in san Paolo, il termine ktisis (creazione) si riferisce alle creature umane, e anche il neutro panta (tutte le cose) equivale a «tutti gli esseri umani». Tuttavia il destino dell’universo materiale sarà in qualche modo implicato nel rinnovamento finale dell’umanità in Cristo risorto. L’Autore è professore emerito di Teologia dogmatica all’Università Gregoriana di Roma.
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IL DESTINO FINALE DELL’UNIVERSO
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