I Paesi arabi e la guerra tra Hamas e Israele
Qual è la posizione dei Paesi arabi, o meglio islamici, che per decenni hanno appoggiato – a volte strumentalmente – la causa palestinese, sull’attuale conflitto tra lo Stato di Israele e Hamas? Sebbene in un vertice di qualche settimana fa sia stato votato a grande maggioranza un comunicato ufficiale di condanna dell’invasione israeliana, di fatto le posizioni delle grandi potenze arabe, soprattutto su come risolvere le difficili situazioni del dopoguerra, sono tutt’altro che convergenti.
Per discutere le questioni sollevate dal conflitto, l’11 novembre scorso si è riunito a Riad il summit della Lega araba e dell’Organizzazione per la cooperazione islamica. È stato un evento significativo, che ha portato a piena luce le convergenze, e soprattutto le divergenze o, come vengono chiamate, le linee di faglia esistenti tra i principali Paesi islamici sulla guerra tra Hamas e lo Stato di Israele e sulle prospettive future per la rinascita della Striscia di Gaza. «L’assalto di terra» da parte dell’esercito israeliano ha già causato la morte di più di 17.000 palestinesi, molti dei quali bambini, creando problemi umanitari di non facile soluzione. Si pensi, per esempio, ai feriti e agli sfollati, fra cui molti malati
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