Alla prima alba del 28 ottobre 1910, Lev Tolstoj «fugge» di casa per una mèta incerta. Dopo penose ore di viaggio, sosta a Optina-Pustiyne dove visita il monastero e vi trascorre la notte. Il giorno seguente è a Šamardinò, dalla sorella. Si rimette in viaggio, in direzione di Rostov, sul Don. La febbre lo costringe a fermarsi alla stazione di Astapovo e a sistemarsi presso l’abitazione del capostazione.
Qui muore, il 7 novembre, dopo giorni agitati e confusi.
L’articolo analizza le ragioni che lo spinsero alla fuga.
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