Uno dei momenti meno conosciuti del ventennio fascista è quello che decorre dalla marcia su Roma fino al delitto Matteotti (1922-25). In quegli anni Mussolini dovette affrontare la pericolosa spaccatura che si era creata all’interno del suo partito tra moderati e dissidenti. Questi ultimi non condividevano l’indirizzo politico «costituzionale» assunto dal nuovo Governo e si facevano propugnatori di un programma apertamente rivoluzionario. Un documento conservato presso il nostro archivio getta luce su tale vicenda, aiutando a capire meglio quella contrapposizione nonché il significato della posta in gioco.
Shop
Search
FASCISMO «COSTITUZIONALE» E FASCISMO «RIVOLUZIONARIO»

ABBONATI
Ogni mese la rivista cartacea e/o digitale su web e app con i nostri articoli su Società e politica, Teologia e spiritualità, Vita della Chiesa, Scienze Umane, Scienza e tecnologia, Arti e letteratura, in più la foto-notizia del mese e l’Attualità culturale.
Ogni settimana sulla tua email la Newsletter con i nostri articoli in anteprima, i nostri podcast, le news in tempo reale, le notizie dall’Osservatorio astronomico vaticano, il commento al Vangelo della domenica.
Scopri di più