L’articolo esamina e critica l’opinione secondo la quale il Magistero della Chiesa, pur condannando formalmente il relativismo, lo pratica in realtà nel suo insegnamento non dogmatico attraverso l’uso di mutamenti dottrinali in campo sia etico sia politico e sociale. Ma l’insegnamento proposto dai Papi in campo etico, politico e sociale, pur non essendo dogmaticamente definito, ha un nucleo immutabile che risale a Cristo e agli apostoli e, per sua natura, si incarna in forme storiche nella cui concretezza deve sopravvivere e agire quel nucleo immutabile.
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È RELATIVISTA IL MAGISTERO DELLA CHIESA?
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