L’articolo propone una riflessione sul diritto e il linguaggio, che sono propri dell’uomo e quindi presuppongono un’antropologia. Il diritto è un insieme di regole e di divieti, dei quali esprime il senso; ma nasce anche da una ragione condivisa di un gruppo, in vista di un bene comune. Il diritto è legato al linguaggio: questo deve rispettare le realtà umane e non attribuire ad esse significati devianti. L’autonomia dell’uomo diventa libertà quando accoglie il limite iscritto nel suo essere nel mondo. L’Autore insegna nella Facoltà di Diritto canonico dell’Università Gregoriana di Roma.
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DIRITTO, LINGUAGGIO E ANTROPOLOGIA

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