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Il Tempio di Gerusalemme è stato distrutto due volte: quello di Salomone da Nabucodònosor nel 587 a. C., e il secondo, ricostruito dopo l’esilio, da Tito nel 70 d. C.
Nei Vangeli, Gesù ne annuncia la distruzione: in Giovanni in occasione della «purificazione» del Tempio, e nei Sinottici nel discorso apocalittico. Gesù si riferisce forse alla prima distruzione; ma quando i Vangeli furono redatti anche la seconda era già avvenuta, e i discepoli, che subivano le persecuzioni e avevano l’esperienza della Risurrezione, potevano comprendere in modo nuovo la profezia, vedendo in essa un annuncio misteriosamente salvifico.