Dopo una breve premessa sull’impostazione di principio dei comuni doveri del cittadino, la cronaca riprende un passaggio dell’intervento di Giovanni Paolo II durante il Convegno della Chiesa in Italia svoltosi a Palermo nel 1995. La Comunità ecclesiale non deve e non intende coinvolgersi con alcuna scelta di schieramento politico o di partito, come del resto non esprime preferenze per l’una o per l’altra soluzione istituzionale o costituzionale che sia rispettosa dell’autentica democrazia. In tal senso la Chiesa preferisce tacere, lasciando ai laici di esprimersi secondo la loro coscienza e competenza. Tuttavia la Chiesa deve anche parlare e ciò nulla ha a che vedere con una «diaspora» culturale dei cattolici. In conclusione la cronaca denuncia i «tentativi di destabilizzazione» della Presidenza della Repubblica, che vanno nettamente condannati.
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CONSIDERAZIONI SULLA VITA PARLAMENTARE
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