Attore e autore di film come La vita è bella e Pinocchio, Roberto Benigni ha ottenuto ampio successo proponendo in televisione, l’antivigilia dello scorso Natale, una lettura e commento del canto 33° del Paradiso di Dante. L’evento merita di essere osservato con attenzione perché è del tutto fuori dal comune sentir parlare di Dio, del mistero della Trinità, dello Spirito Santo, della Vergine in una trasmissione di prime time non dedicata espressamente alla catechesi, con un linguaggio che ha saputo evitare tanto l’irriverenza quanto la banalità. La nota si propone di trascrivere la sostanza di ciò che l’attore ha detto a viva voce. La trasmissione può essere considerata come un esempio di ciò che la televisione potrebbe fare qualora venisse utilizzata, come è nella sua natura, per diffondere conoscenza e non per intrattenere il pubblico con banalità prive di contenuto.
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