Nonostante il lungo dominio ottomano (1385-1912), i cristiani riuscirono a sopravvivere nel Paese. Prima della seconda guerra mondiale i cattolici albanesi avevano due arcidiocesi; ma dopo la guerra e l’ascesa al potere di un regime comunista, essi furono duramente perseguitati, finché nel 1967 l’Albania si proclamò Stato ateo e soppresse tutte le attività religiose. Nel 1990, abolita la legislazione persecutoria, la vita religiosa — cattolici, musulmani e ortodossi — incominciò a riorganizzarsi, anche se la società albanese è oggi profondamente dominata dal secolarismo. L’Autore insegna Storia slava e russa al Pontificio Istituto Orientale e all’Università Gregoriana (Roma).
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ALBANIA, UN MOSAICO DI RELIGIONI
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