Water in darkness (alla lettera: Acqua nelle tenebre), tradotto arbitrariamente in italiano come Guerre americane, dell’esordiente scrittore statunitense Daniel Buckman, è un libro forte, intenso e vero, almeno tanto quanto è ruvido, duro, crudo, violento. Tuttavia, anche valorizzando la lezione di autori come E. Hemingway e C. McCarthy, esso è scritto senza compiacimenti, in funzione intrinsecamente morale. La violenza qui non è fine a se stessa, ma è «letta» alla luce di una coscienza inquieta e con una grande forza di introspezione. Alla fine resta un grido di dolore sì, ma che si staglia sullo sfondo di un’alba.
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«ACQUA NELLE TENEBRE». Un romanzo di Daniel Buckman
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