Vincent Lambert è morto e sepolto, già ci giungono notizie sulla prossima vittima designata dalla “società dello scarto” e appare sempre più fiaccata la capacità non solo di offrire una risposta e un’alternativa alla dissoluzione, bensì anche quella di coglierne il dramma. Un giovane gesuita italiano si chiede se la libertà umana non sia stata “inventata” dagli autori sacri, e l’idea promette di rivelarsi più che meramente “suggestiva”.

[…] Questo pone – in chiave postmoderna quanto si voglia – il sempreverde tema della libertà umana, nella fattispecie della libertà di fronte ai mali. Mali fisici e che si subiscono, certo, dunque i meno ambigui ma i più scottanti. Proprio sul numero de La Civiltà Cattolica che verrà pubblicato sabato ho potuto gustare un bell’articolo del giovane gesuita Vincenzo Anselmo, che ha innestato negli anni le specializzazioni bibliche nelle basi di una solida formazione psicologica: bizzarra coincidenza leggerlo proprio oggi che m’interrogavo sul titanismo frustrato a cui ogni sforzo prolifesembra destinato in partenza nel nostro panorama. […]

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